Pet-therapy & Men-therapy - Pet-therapy & Man-therapy
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Pet-therapy & Men-therapy

Pet-therapy & Men-therapy

Conoscete la Pet-therapy?

Detto in due parole è una pratica di supporto ad altre forme di terapia tradizionali, che sfrutta gli effetti positivi dati dalla vicinanza degli animali domestici a una persona. Il nome e l’idea è venuta a metà degli anni ’60 allo psichiatra Boris M. Levinson e da allora si è molto evoluta e praticata. Oggi però in Italia si preferisce sostituire Pet-therapy con il termine, più appropriato, di “Interventi Assistiti con gli Animali (IAA)
Adesso sappiamo che La Pet-therapy (o IAA) funziona per davvero. Sono ormai molto numerosi i test scientifici che dimostrano le potenzialità dell’impiego degli animali come strumento di cura, in particolare negli ospedali e nelle case di riposo per anziani, strutture in cui le persone sono separate dall’affetto e dal supporto dei propri cari. La presenza di un animale agisce come un “rompighiaccio”, offre argomenti di conversazione e, in ultima analisi, stimola la comunicazione e le relazioni sociali. Ma la capacità degli animali di favorire le relazioni sociali ha implicazioni pratiche anche in ambiti educativi. Diversi interventi per la promozione del rapporto bambino-animale effettuati con l’aiuto degli animali da compagnia, soprattutto dei cani, hanno mostrato la loro efficacia nel contrastare alcuni problemi comportamentali quali, ad esempio, difficoltà di apprendimento, spesso dovute a deficit di attenzione, ed episodi di aggressività. Inoltre, hanno evidenziato il ruolo prezioso che gli animali possono svolgere per facilitare l’integrazione sociale nell’ambiente scolastico.

Tutto questo noi pensiamo sia meraviglioso! Ecco perché ci siamo voluti spingere ancora più in avanti e qui al podere pratichiamo la Men-therapy, che è una sorta di IAA al contrario. Ovvero siamo noi esseri umani che ci facciamo utilizzare come ponte emotivo dai nostri amici, per facilitare le prognosi, le cure e accelerare il recupero riabilitativo o di convalescenza. Non è propriamente una disciplina scientifica, né la pratichiamo con protocolli rigidi o precisi. Ascoltiamo il nostro cuore, le nostre emozioni, lasciamo che l’intuito e la passione ci guidi. Più è spontaneo e meglio funziona!

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